SOLO SFORTUNA
(Ovvero l'inspiegabile scandalo del funerale)
Con la morte misteriosa del padre due strade si incrociano a loro insaputa
Figlio - Simone Fumagalli
Madre - Roberta Braga
Becchino - Romeo Tofani
Becchino - Federico Rubino
Parente - Alex Galimberti
Parente - Simona Vigano
Parente - Lorenzo Trombini
Parente - Massimo Bacciu
Assistente set - Aria Bodio
Assistente set - Carlotta Lauro
Makeup artist - Greta Mornata
Makeup artist - Alessia Castagna
Stylist - Lucrezia Grasso
Scritto e realizzato da Riccardo Pittaluga
SCENA 1 - FLASHBACK - ESTERNO MATTINO
Sentiamo rumori di corsa, un fiato affannato, vediamo inquadrature mosse di corsa in soggettiva, inquadrature di piedi e braccia mentre un ragazzo corre. Le inquadrature sono alternate a schermo nero. In altre inquadrature siamo in soggettiva guardando nella foresta cercando qualcosa.
La sequenza ha un ritmo frenetico, spezzato. Infine si stacca su un’immagine aerea che inquadra la foresta dall’alto con un movimento lento, in contrasto con la frenesia delle inquadrature precedenti.
Sullo stacco tra le soggettive della corsa e l’immagine aerea si sente come un’esplosione ovattata che può essere confusa con un suono di montaggio.
Dall’immagine aerea andiamo in dissolvenza sulla stanza nella Scena 2, anticipando i suoni ambientali della casa.
SCENA 2 - INTERNO - STANZA APPARTATA
Vediamo il figlio seduto su un divano, circondato da fiori.
La camera parte dalla stessa prospettiva del drone sulla foresta ma inquadrando ora i fiori, i fiori coprono quasi interamente la stanza mimando gli alberi dell’inquadratura aerea.
Lo slider motorizzato appeso dall’alto avanza e ruota inquadrando il figlio
Il figlio ha in mano un agenda dove sta cercando di scrivere il discorso per il funerale del padre. Vediamo la pagina bianca, “grazie per essere venuti…” frasi cancellate. Ne cancella
un’altra.
Il figlio si perde in tutta una serie di azioni “perditempo” per superare il “blocco dello scrittore”: sistema le penne, allinea il foglio, guarda fuori dalla finestra
La mano del figlio sistema le penne, mettendole in ordine. Vediamo un biglietto di condoglianze in secondo piano su cui leggiamo scritto “Condoglianze, ci macherà tanto, un abbraccio
a tutta la famiglia” oppure “In una simile circostanza di lutto ci uniamo a voi con tanto affetto.”
Il figlio tamburella con la penna
Sentiamo il rumore della porta che si apre e alcuni passi, il figlio alza lo sguardo verso la madre che è appena entrata fuoricampo
FIGLIO
niente...non riesco…non mi viene. …che poi …non credo al blocco dello scrittore. alla pigrizia dello scrittore, in caso, quello si
(sbuffa, mani dietro alla testa). È strano che non mi venga niente da dire? Pensi che sia brutto se non dico nulla? mi sentirei in colpa dopo?
MADRE
dai…vieni che gli zii che vorrebbero salutarti
Il figlio annuisce e si alza
SCENA 3 - ESTERNO GIORNO - STRADA
Vediamo due ragazzi: Il becchino giovane e il suo collega più grande. Il collega è dentro la macchina e sta cercando i suoi occhiali da sole, seduto al lato del guidatore. Il becchino è fuori, appoggiato con la schiena alla macchina intento a sistemarsi il nodo alla cravatta. è al suo primo giorno di lavoro ed è a disagio con l’abito formale. Dall’inquadratura non capiamo subito che quello è un carro funebre: potrebbero sembrare dei parenti vestiti formali per il funerale.
COLLEGA
ma quindi? trovato qualcosa?
BECCHINO
nah, alla fine son tornato dai miei. Mi rimetterò a cercare più avanti.
poi non si sta così male eh, insomma è comodo non farsi fare il bucato e il resto
COLLEGA
restando dentro, sentiamo solo la voce
sicuro? Guarda che se vuoi un divano letto ce l’ho
BECCHINO
ma no… lui resta una testa di cazzo però sta migliorando dai. sto lì finchè non ho messo da parte qualcosa, poi vediamo
SCENA 4 - INTERNO - CORRIDOIO
Prima di entrare nella stanza dove sono gli zii, il figlio e la madre guardano dalla porta, come a cercare il coraggio di affrontare le consuetudini sociali del caso
FIGLIO
mi ha sempre dato fastidio quello stupore, essere increduli. Come se fosse impensabile che ad un certo punto si muore. Cioè: lo sai! Ogni persona che incontri, sei certo che morirà. Quindi perchè stupirti? Non dico che non devi essere triste, per carità!
Ma possibile che tu non ti sia mai preparato? Mentalmente dico. O almeno puoi evitare le solite frasi del cazzo.
[pausa]
sai cosa mi tiene sveglio la notte? È non sapere perchè.. o anche solo …cosa cazzo è successo. Non il fatto che sia morto, ma che sia morto “così”, insomma.
La madre gli passa davanti (passando davanti all’inquadratura) entrando nella stanza, lui attende un attimo
SCENA 5 - INTERNO - SOGGIORNO
Vediamo un gruppo di adulti, inquadrati di spalle, con la testa tagliata o in silouette. Sentiamo solo le voci che si sovrappongono tra loro. la camera ruota, lentamente senza mai
fermarsi, cercando di seguire chi parla.
PARENTE 1
La vita è proprio ingiusta. Era ancora così giovane…
PARENTE 2
non possiamo sapere dove si trova adesso, ma sono sicuro che ci sta guardando dall’alto
PARENTE 3
ma la polizia ha più detto niente?
PARENTE 1
cosa dovrebbe dire? sono passati pochi giorni, dagli tempo
PARENTE 2
tutti in ufficio sono addolorati, davvero, al lavoro non sarà più come prima: sapeva rendere i lunedì più sopportabili
PARENTE 3
ho capito, ma possibile che nessuno ha visto niente? Cioè almeno capire se è stato un incidente o…
PARENTE 4
incidente? Ma come un incidente? Non è che dal nulla uno…
PARENTE 1
shh (fa segno di tacere)
Inquadratura dietro uno dei parenti, fuoco sulla porta dove sta il figlio. amici di famiglia di quinta, in lontananza vediamo il figlio sulla porta. Tutti restano immobili, come congelati
PARENTE 1
heeei…come stai?
La madre entra nella stanza, verso gli ospiti, il figlio resta sulla porta, il fuoco resta sul figlio. qualcuno abbraccia la madre.
PARENTE 2
siamo ancora sconvolti, è davvero una tragedia
PARENTE 4
siamo increduli…non ci sono parole per il vuoto che ha lasciato
PARENTE 1
tuo padre era davvero una persona speciale, ci mancherà tantissimo
il figlio si gira, alzo lo sguardo al cielo insofferente e se ne va
SCENA 6 - ESTERNO
BECCHINO
e mi ha pure dato una mano col trasloco
Il collega esce con la testa dal finestrino, rivolgendosi a lui
COLLEGA
Incredibile. Stiamo ancora parlando di lui vero? Cioè dico, quello che ti faceva dormire fuori se rientravi tardi, che ti ha dimenticato all’autogrill eccetera?
Quindi è vero che è migliorato in questi anni
BECCHINO
Anche perchè non è che si sia offerto qualcun altro eh
COLLEGA
(interrompendosi, come a fare una citazione solenne)
Tutti buoni amici. Finché non devi fare un trasloco.
BECCHINO
(scettico) Comunque erano solo due scatoloni e una lampada
il becchino è sempre intento a sistemarsi il nodo. Mano del collega che esce dal finestrino con gli occhiali in mano, vittorioso. valutare un PP sulla mano e poi sulla testa mentre esce. Il collega si mette gli occhiali da sole che stava cercando mentre esce dalla macchina, il becchino lo segue con lo sguardo senza muoversi
COLLEGA
Trovati!
Dai che in fondo gli mancavi
BECCHINO
seh…però è vero che quando te ne stai via per un po’ i rapporti migliorano
COLLEGA
È così anche con mia sorella: tanto più sta distante tanto più andiamo d’amore e d’accordo.
comunque alla fine lui ti è sempre stato vicino.
BECCHINO
Ma smettila
COLLEGA
Sai che ho ragione
BECCHINO
Comunque...senti: qualche giorno fa mi tira giù dal letto perchè voleva farmi vedere una cosa…all’alba, era ancora buio cazzo, stavo crollando dal sonno e mi ha trascinato in mezzo al nulla senza nemmeno dirmi dove stavamo andando
SCENA 7 - ESTERNO - FORESTA
vediamo il figlio correre, alternanza di piani stretti e campi larghi, frammenti del padre di cui non si vede il viso ma solo piedi o braccia, immagini aeree a seguire col drone
SCENA 8 - INTERNO - SOGGIORNO
Parenti sempre in silouette e/o con viso tagliato. MB con più soggetti e DETT vari
PARENTE 3
sarà…ma io non mi sento al sicuro
PARENTE 1
non preoccuarti: sarà stato sicuramente un incidente
PARENTE 3
ma cosa dici? Lo ripeto, io non mi sento al sicuro, anzi, sai cosa? Per un po’ facciamo che non esco proprio di casa, ecco
PARENTE 1
smettila…non mi sembra questo il momento. hai pensato invece a lui come sta? dev’essere stato tremendo, insomma…era proprio lì davanti
SCENA 9 - INTERNO - ALTRA STANZA APPARTATA
Il figlio si versa un bicchiere d’acqua dal rubinetto o la madre gliene porta uno. MB figlio
FIGLIO
se solo non avessi insistito…
Entra la madre, sedendosi al suo fianco
MADRE
tu non centri nulla, come potevi saperlo, come potevi anche solo immaginarlo?
FIGLIO
si ma lui non voleva neppure venire
MADRE
non è vero e muoversi gli faceva bene
FIGLIO
si talmente bene che ora…
MADRE
lui doveva rimettersi in forma, e tu non hai nessuna colpa anzi. Sapeva che era un tuo modo per stargli vicino, gli dispiaceva di come erano le cose tra voi e venire a correre con te lo rendeva felice…il resto è stata…sfortuna. Solo questo. e te le ripeterò finchè non te lo ficcherai in testa, intesi?
SCENA 10 - ESTERNO
PP becchino che tira fuori il cellulare, eventuale DETT del cellulare dalla tasca (o direttamente DETT senza PP)
BECCHINO
e insomma arriviamo su questa scarpata dio solo sa dove e tira fuori questo
MB da sotto il cellulare dove vediamo il becchino e il collega, il becchino gli mostra la foto sul cellulare.
COLLEGA
cazzo (oppure fischio)…ma..davvero?
BECCHINO
eh si
COLLEGA
ma non è illegale ‘sta roba?
BECCHINO
lo è eccome
COLLEGA
dove diavolo l’ha trovato?
BECCHINO
ah non ne ho idea…ha i suoi giri
SCENA 11 - INTERNO - STANZA APPARTATA
PP figlio. man mano le inquadrature sui due protagonisti si stringono, diventando sempre più un campo e controcampo tra i due. il figlio racconta, sguardo perso nel vuoto, quasi occhi lucidi
FIGLIO
Ce l’ho continuamente davanti agli occhi: faccio uno scattato in avanti… lo sento restare indietro, senza fiato…mi giro per dirgli di muoversi …lui alza la mano, mi saluta… è esausto, non si regge in piedi ma sorride…sorride…poi…
stacco su flashback di PP del figlio nella foresta pietrificato a guardare verso il padre, vediamo un flash bianco e lentamente lui coprirsi il viso con le mani e immagine aerea della foresta, ribaltata.
SCENA 12 – ESTERNO
BECCHINO
Per lui è sempre una gara a chi c’è l’ha più grosso oh saranno stati almeno 2 chili. mi guarda negli occhi e fa “accendilo tu”. Ci credi che mi sono quasi commosso? Da piccolo manco voleva che mi ci avvicinassi. l’ho abbracciato e mi sono sentito… a casa, capisci? come se mi accettasse per la prima volta, mi rispettasse, che ero cresciuto insomma. L’ho acceso e l’ha tirato giù per la scarpata.
SCENA 13 - INTERNO - STANZA APPARTATA
FIGLIO
E dal nulla è esploso, un botto fortissimo…e lui non c’era più
La madre lo abbraccia (o mano sulla spalla). Camera DOLL-OUT esce
SCENA 14 - ESTERNO
BECCHINO
mi fischiano ancora un po’ le orecchie
COLLEGA
Comunque..son contento che si è sistemato con tuo padre però cerca di non far cazzate
BECCHINO
Ma dai l’abbiamo tirato distante, siamo stati attenti
COLLEGA
ok, direi che è ora, poi ci facciamo una birretta?
Il becchino annuisce
SCENA 15 - INTERNO - SULLA PORTA DI CASA
MB del becchino e il collega, soggettiva porta, mano che suona il campanello, si apre la porta, la camera è dietro la porta. Entra la sagoma del figlio
COLLEGA
Buongiorno, siamo della ditta, ancora condolianze.
MADRE
Grazie
si stringono la mano, per ultimo il becchino con un po’ di esitazione/timidezza. restiamo col PP sul becchino mentre il collega parla
COLLEGA
Noi procediamo in testa col carro. Una volta arrivati seguite le indicazioni lungo la strada. noi arriveremo poco dopo con il sacerdote, il tempo di finire gli ultimi preparativi. Abbiamo trovato un bell’angolo vedrà, una zona molto tranquilla. se siete pronti possiamo andare.
TOT statico mentre il becchino e il collega caricano la bara sul carro funebre mentre dietro la famiglia assiste in silenzio
chiusura con MB di becchino e collega che guidano il carro e/o mentre lavano il carro alla sera in un autolavaggio